Descrizione
Antichi testi narrano che, in tempi remoti sorgeva sul Monte Poro “luogo lieto di pascoli e di seminati”, la città di Aramoni.
Forse per dispute con le tribù vicine, o forse per volere del re Roberto d’Angiò, essa fu distrutta intorno al 1310.
Si narra che gli Aramonesi sfuggiti alla devastazione, si riversassero sulle coste in cerca di rifugio e si stabilirono lungo la fiumara Potàme, in località San Giovannello, oggi nota come località Madama.
In quegli anni le coste erano continuamente minacciate dalle incursioni dei pirati, come testimoniano i resti delle torri disseminate lungo il litorale dell’Angitola a Tropea, che avevano il compito di avvisare dell'imminente pericolo.
Gli Aramonesi furono quindi costretti ad abbandonare ancora una volta le case per cercare dimora sicura verso l'interno collinoso.
Qui trovarono riparo e costruirono tre villaggi che, in memoria della loro consanguineità chiamarono con tre nomi inizianti con la medesima lettera Z e cioè: Zambrone, Zaccanopoli, Zungri.
Altre fonti, invece, sostengono che il toponimo Zambrone, derivi da Zambros, nome appartenuto ad un'antica e nobile famiglia che avrebbe abitato nei tempi remoti queste terre, dando qui origini ad una laboriosa masseria che nel corso dei secoli si sarebbe ingrandita attraverso i discendenti della stirpe, diventando un vero e proprio punto di riferimento per le zone circostanti.
Altre fonti ancora fanno derivare il nome Zambrone dal promontorio su cui sorge, anticamente detto Zam-brone.